Giovanni Capurro è l’essenza della NAPOLETANITà, nel suo modo di vedere la vita, con leggerezza, senza farsi mai trascinare nell’abisso dalle proprie miserie, il suo vademecum è quello di vivere una vita gioviale, positiva, col sorriso, sempre e comunque.

Istrionico, geniale poeta, tra i suoi versi ricordiamo la Celeberrima ‘ O SOLE MIO, canzone tra le più conosciute al mondo, ma anche Lilì Kangy, che rappresenta una Napoli povera ma fiera, che al cospetto dei bagliori esterofili ad un certo punto rivendica:

ma so’ nata ô Conte ‘e Mola, metto ‘a coppa a chi vogl’i’.

Con i suoi versi Capurro cattura continue fotografie della Napoli dell’ottocento, una delle più riuscite è di certo Totonno ‘e Quagliarella. Proprio da queste suggestioni, che per il centenario della sua morte, abbiamo ideato e realizzato un approfondimento , coinvolgendo studiosi del genio napoletano quali Ciro Daniele ed Antonio Raspaolo, raccogliendo memorabilia incredibili dell’artista sia ad opera degli studiosi che anche per gentile concessione della Fondazione Bideri, facendo interpretare ai Suonn d’ajere alcune delle sue celebri canzoni , facendo recitare delle sue poesie al giornalista Gianni Valentino e mischiando il tutto con il progetto Neapolitan Classic Beat Making a cura di DJ Uncino.
Un’immersione nella napoletanità, dall’ottocento ai giorni nostri, un documento unico che ci inorgoglisce e che vogliamo regalare in primis alle nuove generazioni affinchè si abbia coscienza delle basi della nostra cultura contemporanea.