GIOVANNI CAPURRO

Giovanni Capurro è l’essenza della NAPOLETANITà, nel suo modo di vedere la vita, con leggerezza, senza farsi mai trascinare nell’abisso dalle proprie miserie, il suo vademecum è quello di vivere una vita gioviale, positiva, col sorriso, sempre e comunque. Istrionico, geniale poeta, tra i suoi versi ricordiamo la Celeberrima ‘ O SOLE MIO, canzone tra le più conosciute al mondo, ma anche Lilì Kangy, che rappresenta una Napoli povera ma fiera, che al cospetto dei bagliori esterofili ad un certo punto rivendica: ma so’ nata ô Conte ‘e Mola, metto ‘a coppa a chi vogl’i’. Con i suoi versi Capurro cattura continue fotografie della Napoli dell’ottocento, una delle più riuscite è di certo Totonno ‘e Quagliarella. Proprio da queste suggestioni, che per il centenario della sua morte, abbiamo ideato e realizzato un approfondimento , coinvolgendo studiosi del genio napoletano quali Ciro Daniele ed Antonio Raspaolo, raccogliendo memorabilia incredibili dell’artista sia ad opera degli studiosi che anche per gentile concessione della Fondazione Bideri, facendo interpretare ai Suonn d’ajere alcune delle sue celebri canzoni , facendo recitare delle sue poesie al giornalista Gianni Valentino e mischiando il tutto con il progetto Neapolitan Classic Beat Making a cura di DJ Uncino. Un’immersione nella napoletanità, dall’ottocento ai giorni nostri, un documento unico che ci inorgoglisce e che vogliamo regalare in primis alle nuove generazioni affinchè si abbia coscienza delle basi della nostra cultura contemporanea.

Il MURO DI CARIATI

Salendo da Piazza Concordia, o da via Laura Oliva Mancini, o scendendo da Piazzetta Cariati, si raggiunge una strada che di fatto collega la parte bassa piùcommercialedelcentro,ovveroviaToledo,conilTerrazzamentodimezzo, ovvero il Corso Vittorio Emanuele, salitaCariati.Affaccia sulla strada il Monumentale Spinelli di Cariati (più conosciuto come palazzo Cariati -Pontano), Il palazzo di origine cinquecentesca, poi rivisto nel settecento, attualmente è adibito in parte a Scuola Materna. Questastradina,rievocaanchenellenomenclaturedellestradeadunconcetto di educazione antica, come si accennava su, salendo la ripida via laura Oliva Mancini, già denominata vico Salato si arrivo proprio almuro.Lastrada,finitoilvicolo,siallargainmanierataledaconsentire,inalcunitratti, l’uso dei palettiabusivi sia e destra che a sinistra della carreggiata, e in alcuni puntièidentificatacomeunospaziodidepositoabitualediimmondiziapergran parte dei quartierispagnoli. Fonte: NAPOLITODAY“Rifiuti, nei Quartieri Spagnoli la situazione è preoccupante” (FOTO)Ai Quartieri Spagnoli la gestione dei rifiuti sta sfuggendo di mano.Le foto documentano meglio delle parole la situazione, soprattutto nella parte più alta del quartiere, a ridosso di Corso Vittorio Emanuele.Tra vico Tofa, via Concordia e salita Cariati sono numerose le piccole discariche abusive, ricavate nei pochi spazi liberi tra paletti e carreggiata. In salita Cariati i residenti segnalano anche alcune lastre di eternitall’esterno di un asilo nido, dove solitamente i bambini giocavano. La propostaL’idea,alfinedicontrastarefenomeniqualiladiscaricaelapresenzadipaletti abusivi, a supporto della cittadinanza che insiste nella zona, o che semplicemente passeggiaperivicolideiquartieri,èquelladirinsaldareilmuro, ormai vecchio di cento anni e renderlo un veicolo di messaggi positivi, un supporto nuovo per la realizzazione di opere d’artepermanenti.A tal proposito è intenzione della scrivente associazione, coinvolgere giovani artistiedassociazioni,inparticolarmododelterritorio,realizzandoopered’arte collettive sul lato dell’affaccio del muro ed una o più opere sul dorso, dando il via alla creazione di laboratori artistici, dentro le scuole che insistono sul territorio al fine di addivenire ad una prima versione delMURO. GIANOBIFRONTENel corso del tempo l’esperimento potrebbe/dovrebbe ripetersi, coinvolgendo altri artisti e ragazzi al fine di avere sempre attenzione sulla strada e combattere, anche nel lungo periodo, i fenomeni di degrado su esposti.Lacreazionedelleopered’arte,potrebberoessereprevisteperMarzo2020e, congiuntamente alla pitturazione del muro, si potrebbe allestire, anche con l’aiuto dei partner, in uno dei balconi dirimpetto, delle piccole performance musicali,alfinedimettereCariatialcentrodell’attenzioneperunpaiodigiorni, creando un vero e proprio momento produttivo artistico a spinta giovanile in città.Risultati attesi:•Lanciare un messaggio di cura e rispetto per il bene comune a tutti i ragazzi che vivono la zona, attraverso labellezza;•Disincentivare i meccanismi didegrado;•Migliorare il decoro urbano e in tal senso la qualità della vita prima dei residenti e di riflesso di tutta lacomunità;Per approfondimenti, collaborazioni, idee e sostegno scrivi a : gianobifronteaps@gmail.comoppure chiama alla sede al 081/5275639  

©2025 Associazione Giano Bifronte All Right Reserved.